TESTIMONIAL

Senza questa possibilità la loro realtà e la percezione di essa rimane circoscritta e locale. Non basta internet e i social, vivere da soli all’estero è un’altra cosa.

Io come mamma ho sofferto e a volte temuto per loro. Ho avuto sostegno da tutti gli organizzatori: ho condiviso la gioia e l’evoluzione di situazioni difficili ma non pericolose. Ho imparato a gestire la mia ansia e ad apprezzare la loro capacità di farcela. Tornando, niente è stato più come prima.

Tutti siamo cambiati, sia in famiglia che nei rapporti tra loro e la scuola italiana. Lo rifarei e lo consiglio a tutti.

Senza ombra di dubbio il mio bagaglio personale si è arricchito considerevolmente e sento di aver riportato a casa con me non solo tanti bei ricordi e tante nuove amicizie, alcune delle quali ancora oggi conservo, ma anche una nuova prospettiva su una cultura che quasi tutti pensano di conoscere ma che in realtà in pochi conoscono realmente.

Oltre ad una conoscenza della lingua inglese radicalmente consolidata e migliorata, cosa che forse era inizialmente il motivo principale che mi ha spinto a intraprendere questo percorso, penso che un’esperienza di questo tipo mi abbia regalato una visione più ampia della realtà. Uscire dal guscio delle certezze in cui sono nato e cresciuto e confrontarmi con un mondo totalmente nuovo e inedito, affrontando le inevitabili difficoltà iniziali, seppur per mia fortuna molto poche, e abbracciando per qualche mese un modo di fare e uno stile di vita diverso dal mio mi ha reso piu maturo e piu pronto alle novità, conscio del fatto che proprio quando si è costretti ad adattarsi si tira fuori il meglio di sé. Ho conosciuto persone d’oro che fin dal primo momento mi hanno aiutato ad inserirmi, sempre pronte a insegnarmi ciò che non conoscevo ma allo stesso tempo curiose di confrontarsi con la mia cultura e con i miei racconti. Sono stato accolto da una famiglia affettuosa e disponibile, che nonostante alcune differenze, che fossero legate alle abitudini quotidiane o alla maniera di porsi di fronte a determinate dinamiche, è sempre stata in grado di farmi sentire a casa, cercando in ogni circostanza di venire incontro alle mie esigenze, senza però mai essere accondiscendente e senza concedermi qualunque cosa volessi, perche anche se potesse risultare piu scomodo e faticoso impormi delle regole era il modo migliore per far si che entrassi davvero a far parte della loro casa.
Mi sento di poter consigliare incondizionatamente a tutti questo passo, perché qualunque sia il posto in cui si capiti, qualunque sia la famiglia da cui si venga ospitati, risulterà un’opportunità formativa come pochissime altre, e un’esperienza di cui far tesoro per il resto della vita.

Jacopo

Ho sofferto la distanza, anche dal fidanzato, legandomi a relazioni di amicizia eccezionali che tuttora mantengo vive. Il Canada è bellissimo, gli stranieri arrivano da ogni parte del mondo, le famiglie sono accoglienti e molto preparate a fare da veri “genitori”. Lo rifarei.

Ho inoltre iniziato ad apprezzare aspetti della mia vita in Italia che avevo sempre dato per scontato.
L’anno all’estero è, ovviamente, vissuto da tutti in modo diverso ma per tutte le persone che ho conosciuto è stata una delle esperienze più belle della loro vita.

Un consiglio che darei a tutti i ragazzi che vogliono partire è quello di cercare di adattarsi a tutte le situazioni, per quanto possano essere difficili. Personalmente io ho sempre cercato di fare amicizia con più persone possibili e fare tutte le esperienze che mi si presentavano. In altre parole è importante sfruttare al meglio il tempo che si ha.

In più, ogni anno che passa mi rendo di quanto sia stato utile per affrontare al meglio molte dinamiche (scolastiche, universitarie, di vita), non solo dal punto di vista linguistico, ma soprattutto umano nel senso più’ completo del termine.

Marco

Me la sono cavata da sola anche in momenti in cui credevo di non farcela: la comunicazione, le abitudini diverse in famiglia, le relazioni portano grandi soddisfazioni ma anche un grande investimento emotivo. Ma rifarei tutto. Continuo a mantenere relazioni con amici brasiliani, tedeschi e svizzeri. Sono nel mio cuore e non ne escono!

Nei giorni seguenti abbiamo seguito un programma molto divertente ed ampio, muovendoci in gruppo in un pullman.

L’organizzazione è sempre stata efficiente e pronta ad ogni evenienza. Se il tempo non permetteva di fare una determinata attività si rimediava immediatamente con una soluzione altrettanto entusiasmante.

I giorni sono volati e alla partenza sono stato accompagnato all’aeroporto dalla mia famiglia.

Un’esperienza indimenticabile.

Andrea